Idea 6 Impatto economico e sociale della ricerca

Favorire un processo di evoluzione verso un sistema organico che valorizzi pienamente gli sforzi fatti nelle attività di Terza missione

Sono fondamentali le scelte che potremo mettere in campo nei prossimi anni su questi fronti. Fare ricerca (ma anche formazione) e trasferirne i risultati generando impatto sociale ed economico – così come viene oggi definita la Terza Missione – richiede non solo volontà individuale e sforzi del singolo o di gruppi, ma un forte impegno che deve essere accompagnato da un aumento della formazione specifica e della nostra organizzazione a supporto. È importante e urgente un’adeguata e seria considerazione dell’aumento del tempo-lavoro dedicato alle attività che possa portare a breve alla definizione di meccanismi compiuti di riconoscimento e premialità, al momento del tutto embrionali. Processi di valutazione dell’impatto generato da quanto l’Ateneo fa su questi fronti potranno rendere più chiaro e visibile, soprattutto in relazione alle attività di trasferimento della conoscenza, il ruolo di UniTo e favorire di conseguenza azioni strategiche e trasformative, anche in considerazione della crescente rilevanza assunta a livello di valutazione ministeriale e di trasferimento di risorse.

Possiamo inoltre ampliare e potenziare i percorsi di formazione su innovazione, ricerca applicata, trasferimento tecnologico e gestione della proprietà intellettuale per dare alla comunità, ma soprattutto a studenti e studentesse delle lauree magistrali e dei corsi di dottorato, adeguati strumenti per il futuro professionale e per cogliere le opportunità di collaborazione con il mondo produttivo. Gli Innovation Hub (ad iniziare da Butterfly e Cavallerizza) possono diventare una realtà che coagula innovazione e ricerca anche attraverso specifici programmi di mentorship con imprenditori e investitori per generare impatto economico e sociale e supportare genesi e sviluppo di start-up accademiche e attività delle PMI.